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Chiamate 1600 ragazzinea vaccinarsi contro l’Hpv
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Chiamate 1600 ragazzine
a vaccinarsi contro l’Hpv

Stanno arrivando in questi giorni le convocazioni del servizio vaccinazioni dell’Asl di Asti a casa di circa 1600 famiglie in cui vivono ragazzine nate negli anni 2002 e 2003. Si tratta di una

Stanno arrivando in questi giorni le convocazioni del servizio vaccinazioni dell’Asl di Asti a casa di circa 1600 famiglie in cui vivono ragazzine nate negli anni 2002 e 2003. Si tratta di una lettera in cui i genitori sono invitati a portare le loro figlie undicenni e dodicenni alla vaccinazione contro il papilloma, il virus responsabile di un’infezione genitale che può causare il cancro del collo dell’utero.

La Regione Piemonte da sei anni porta avanti questa importante campagna di vaccinazione a tutela della salute delle future donne. Il papilloma virus, infatti, contagia il 75% di uomini e donne durante la loro età sessualmente attiva; nella maggior parte dei casi il papilloma viene eliminato spontaneamente (vale per maschi e femmine) ma in altri provoca una trasformazione delle cellule le quali, a loro volta, evolvono in cancro del collo dell’utero. Ogni anno, in Italia, se ne registrano 3500 e un migliaio sono le donne che muoiono a causa di questa forma tumorale.

Due semplici iniezioni mettono le ragazzine al riparo da questo rischio. L’età della vaccinazione è stata scelta perchè la copertura è più efficace se avviene prima che si inizi l’attività sessuale e si venga già a contatto con il virus. «Mandiamo gli inviti alle famiglie con congruo anticipo -spiega la dottoressa Maria Anna Marchisio, referente per le attività vaccinali dell’Asl di Asti- La prima dose viene somministrata a maggio e, comunque, prima della fine della scuola negli ambulatori vaccinali di Asti e alla Casa della Salute di Nizza. Dopo 5/7 mesi le richiamiamo per la seconda dose. Tenendo conto che per le ragazzine assenti alla prima chiamata, contattiamo telefonicamente le famiglie dove possibile o mandiamo un secondo invito. Normalmente riusciamo a vaccinare un buon 80% delle ragazzine che si trovano nell’età giusta».

Ogni dose costa intorno ai 36 euro e fino ai 14 anni se ne somministrano solo due, mentre oltre i 14 anni (per chi l’ha saltata negli anni scorsi e fa richiesta della vaccinazione) le dosi utili per la copertura sono tre. «Si tratta di una semplice iniezione che non ha effetti collaterali gravi -rassicura la dottoressa Marchisio- in rari casi un po’ di febbre, cefalea». La vaccinazione, pur riducendo notevolmente il rischio di contrarre l’infezione da papilloma virus, non esime le ragazze a sottoporsi, a partire dai 25 anni, al pap test e agli altri test di screening del programma di Prevenzione Serena per le lesioni precancerose non prevenibili con il vaccino. Prevenzione Serena è un altro strumento importantissimo per la salute delle donne e negli anni ha consentito diagnosi precoci di tumori salvando molte vite.

Daniela Peira

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